CYBERBULLISMO
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Sostenere, combattere, tutelare
L’uso di tecnologie digitali, come i social media, i messaggi istantanei e gli smartphone, per molestare, intimidire o danneggiare altre persone, ha assunto proporzioni preoccupanti.
Questo problema ha un impatto significativo sulla vita, soprattutto nei giovani. Con l’aumento dell’accesso a Internet e dei dispositivi mobili, i bulli trovano nuovi modi per sfruttare l’anonimato e la distanza fisica offerti dalla rete, mettendo a repentaglio la salute mentale e il benessere delle loro vittime.
Le conseguenze del cyberbullismo possono essere devastanti. Le vittime possono sperimentare ansia, depressione, isolamento sociale e, in alcuni casi estremi, possono essere spinte al suicidio. È fondamentale comprendere che il bullismo online non si limita al mondo virtuale: ha impatti reali sulle vite delle persone coinvolte.
La norma definisce chiaramente come cyberbullismo “Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.”
COSA FARE?
DECALOGO PER I RAGAZZI
- Diciamo subito a qualcuno se siamo vittima di cyberbullismo! Non facciamoci fermare dall’imbarazzo o dalla paura, ma coinvolgiamo i nostri genitori, i responsabili scolastici oppure contattiamo direttamente gli amministratori dei social network.
- Assicuriamoci di salvare le schermate o di fare le foto a tutti i post e ai messaggi inviati dal cyberbullo, prendendo nota della data e dell’ora. Documentare le prove è fondamentale per poter agire.
- Non facciamoci coinvolgere! Blocchiamo immediatamente il cyberbullo sui social network, e inseriamo il suo contatto nella nostra blacklist.
- Teniamo i dati personali al sicuro: impostiamo i profili social come “privati” e non condividiamo mai le password con nessuno, neanche con i nostri migliori amici.
- Nel caso ci rendessimo conto di essere una vittima di cyberbullismo è importante non restare soli, ma cercare soluzioni a lungo termine senza farsi coinvolgere in risposte piene di rancore che darebbero solo soddisfazione al cyberbullo.
- Mettiamo i bulli di fronte alle loro responsabilità. I cyberbulli devono capire che le loro azioni possono avere delle gravi conseguenze, e che tutti hanno il diritto di vivere senza la paura dell’altro.
- Non restiamo in silenzio! Denunciando aiuteremo noi stessi ed altri che si trovano nella stessa nostra stessa situazione.. l’unione fa la forza!
- Confrontiamoci con le nostre figure adulte di riferimento. Dando loro la possibilità di monitorare il nostro comportamento su internet, possiamo prevenire eventuali minacce.
- Chiediamo aiuto prima di arrivare a perdere interesse per i dispositivi elettronici, ad avere poca voglia di andare a scuola, o a farci disturbare sonno o appetito dai problemi.
- Nel caso non doveste avere un riferimento tra quelli elencati nei precedenti punti, ricordiamoci che sul territorio esistono associazioni come Il Magnete, che possono sostenerci e darci una mano a capire come agire!
DECALOGO PER GLI ADULTI
- Parlare con noi di Cyberbullismo. Molti di noi rimangono in silenzio per vergogna, per paura che la situazione possa peggiorare o perché non vogliamo pesare sui nostri genitori.
- Agire immediatamente quando vengono a conoscenza del problema: più si rimane in silenzio e più è probabile che la situazione diventi sempre più grande e dolorosa.
- Non sentirsi in colpa, loro non c’entrano. Devono piuttosto creare un’atmosfera di fiducia così da aiutarci a raccontare ciò che ci è accaduto, senza giudicarci.
- Devono farci sentire che ci sono. Abbracciarci se ne abbiamo bisogno. Offrirci il loro sostegno e discutere con noi i passi da fare per giungere alla soluzione.
- Aiutarci a dire “BASTA”. Il cyberbullismo non deve essere tollerato.
- Accompagnarci a segnalare alle autorità preposte ciò che accade. Gli account dei cyberbulli vanno bloccati e bannati.
- Raccogliere con noi le prove, aiutare a salvare cronologie di chat o foto, senza mai inviare alcuna prova ma limitandosi a conservarla nel caso si dovesse fare rapporto alla polizia.
- Informare la scuola nel caso gli episodi dovessero accadere nell’ambiente scolastico. L’adulto potrà discutere con il Dirigente Scolastico su come affrontare la situazione.
- Contattare la polizia. Nonostante non esista ancora una legge specifica contro il cyberbullismo, molte azioni sono considerate illegali e quindi punibili. Potranno quindi aiutarci a valutare con degli esperti come procedere.
- Possono aiutarci a farci capire quanto siamo speciali, unici e preziosi. Così potranno contribuire allo sviluppo di una nostra personalità indipendente.